Prescrizione, governo diviso. Dal M5S critiche alla Lega
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Direttore: Alessandro Plateroti

M5s contro Salvini: vuole cancellare il cuore dell’anticorruzione

Matteo Salvini

Prescrizione, governo diviso. Salvini: no a processi che durano dieci anni. Dal Movimento Cinque Stelle: qualcuno non vuole i corrotti lontani dalla cosa pubblica.

È ancora tensione al governo per quanto riguarda la prescrizione. Dopo il blitz pentastellato, Matteo Salvini e la Lega hanno fatto sapere di essere rimasti delusi dal provvedimento proposto dagli alleati di governo e sarebbero pronti alla battaglia ai voti, epilogo che il leader del Carroccio vorrebbe evitare per non andare incontro a una possibile instabilità che potrebbe rallentare – e di molto – l’iter di decreti portanti del contratto di governo.

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Prescrizione, governo diviso. Salvini: processi che vanno avanti dieci anni sono indegni di un paese civile

La riforma c’è nel programma di governo ma non si fa a colpi di emendamenti in commissione. Io sono d’accordo che la giustizia vada riformata, non vorrei dei processi che non finiscono mai. Con corrotti e corruttori andrei giù con il martello pneumatico. Valutiamo bene il fatto che i processi non vadano avanti dieci anni perché sono indegni di un paese civile“, ha fatto sapere il ministro dell’Interno Matteo Salvini da Belluno nel tentativo di smorzare la polemiche ribadendo però la sua posizione e quella del partito.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Vittorio Ferraresi (M5s): c’è qualcuno che non vuole che i corrotti stiano alla larga dalla cosa pubblica

La posizione del Movimento Cinque Stelle, particolarmente distante al momento da quella della Lega, è stata espressa tramite Facebook da Vittorio Ferraresi, il quale ha puntato il dito contro gli alleati di governo contribuendo ad alimentare il clima di tensione.

La lotta a corrotti e delinquenti è una delle ragioni politiche del M5S ed è alla base del Contratto di Governo scrive Ferraresi su Facebbok. Ricordo la conferenza stampa di inizio settembre a Palazzo Chigi, quando il ministro Bonafede ha illustrato i contenuti del ddl spazzacorrotti dopo il via libera del Consiglio dei Ministri.

Un provvedimento ampiamente concordato e condiviso tra tutti i membri del Governo. Il Daspo a vita per i corrotti, l’agente sotto copertura, la trasparenza per i partiti: abbiamo voluto dare un segnale forte, la pacchia per i corrotti è finita. Lo Stato c’è. Siamo al lavoro per spazzare via una delle principali criticità del nostro Sistema Paese.

Oggi, però, sembra che qualcuno remi contro. C’è qualcuno che non vuole che i corrotti stiano alla larga dalla cosa pubblica. C’è qualcuno che vuole annacquare norme che ci chiedono i cittadini. Si potrebbe pensare a qualcuno dell’opposizione, a qualcuno di Forza Italia. No. Invece sono alcuni deputati della Lega che hanno pensato bene di voler cancellare con propri emendamenti l’asse portante del ddl anticorruzione.

È chiaro che andremo avanti, è chiaro che non indietreggeremo di un millimetro. Lo spazzacorrotti sarà approvato e con esso spazzeremo via anche una certa ipocrisia che ancora alberga in qualche parlamentare“.

La critica di Ferraresi è rivolta alla proposta di modifica avanzata da alcuni deputati leghisti che hanno chiesto la soppressione e/o la modifica sostanziale di ben otto articoli dei dodici previsti dalla proposta di legge.

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ultimo aggiornamento: 5 Novembre 2018 11:52

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